Con la manovra economica di fine anno 2023 è stata confermata l’agevolazione per l’acquisto della prima casa, riservata agli acquirenti di età inferiore ai 36 anni. Vediamo nello specifico cosa comportano queste agevolazioni.
Cosa sono le agevolazioni “prima casa under 36”
La norma introdotta dall’Agenzia delle Entrate con la Legge di Bilancio 2022 e, nello specifico, con il Decreto sostegni Bis, prevede delle nuove agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima cosa, con l’obiettivo di favorire l’autonomia abitativa dei giovani di età inferiore a 36 anni.
Possiamo segnalare tre tipi di esenzione e sgravi fiscali:
- per le compravendite non soggette a Iva, esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale.
- per gli acquisti soggetti a Iva, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore.
Agevolazioni prima casa under 36, a chi spettano e come
Le agevolazioni previste dal Decreto Legge sono fruibili da persone di età inferiore ai 36 anni (compiuti), purché abbiano un indicatore ISEE inferiore ai 40.000€ annui.
Gli immobili che rientrano nelle agevolazioni, sono gli stessi della normativa precedente. Si tratta quindi di abitazioni:
- Di tipo civile (A/2);
- Di tipo economico (A/3);
- Di tipo popolare (A/4);
- Di tipo ultra popolare (A/5);
- Di tipo rurale (A/6);
- In villini (A/7);
- Abitazioni e alloggi tipici dei luoghi (A/11).
Ci sono, inoltre, alcuni requisiti che gli acquirenti devono rispettare, come quello di avere la propria residenza nel Comune dell’immobile (entro 18 mesi dall’acquisto), non essere titolari di un altro immobile nello stesso Comune, o quello di non possedere nessun altro immobile in Italia, acquistato con le agevolazioni prima casa under 36. In quest’ultimo caso, se non venisse rispettato questo parametro, si rende necessario vendere l’immobile posseduto entro un anno dalla data del nuovo acquisto.
Agevolazioni prima casa under 36, quando rischiano di decadere
Attenzione: ci sono dei cavilli in questa agevolazione, che potrebbero ostacolare l’ottenimento degli sgravi fiscali previsti dall’Agenzia delle Entrate.
Un caso può essere quello in cui ci sono le condizioni per le agevolazioni “prima casa”, ma non quelle per gli “under 36” (per esempio, il valore ISEE). In questo caso viene recuperata l’imposta di registro (per gli atti che ne sono soggetti), con le imposte catastale e ipotecaria.
Per quanto riguarda gli acquisti soggetti a IVA si renderà necessario il pagamento delle tre imposte sopracitate e dell’IVA evasa, con conseguente perdita del credito d’imposta e l’irrogazione delle sanzioni.
Possono anche decadere i benefici “prima casa”, nel caso di:
- una dichiarazione falsa;
- il mancato trasferimento nei termini previsti;
- la vendita dell’immobile entro i 5 anni;
- la mancata vendita della precedente “prima casa” entro il primo anno.
Oltre alle imposte e alle sanzioni che riguardano i mancati requisiti degli under 36, in questo caso l’imposta di registro viene recuperata nella misura del 9%.
Consigliamo quindi di affidarsi sempre al parere di un esperto, per assicurarsi di “avere tutte le carte in regola”.
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